Una vigilia sicuramente amara per i Vigili del Fuoco della Sicilia; il 3 Dicembre, infatti, il giorno prima della patrona di tutti i Vigili del Fuoco, a Roma si decideranno le sorti di tante sedi , distaccamenti e nuclei specialistici del CNVVF che già oggi lamentano grossi problemi di uomini ed automezzi al punto tale da mettere a rischio l’efficacia e l’efficienza nella risposta alle richieste di soccorso della popolazione che da sempre ha contraddistinto l’operato del Corpo più amato dagli italiani.
Da circa un anno il Dipartimento dei Vigili del Fuoco e Soccorso Pubblico sta infatti elaborando un piano che, nell’ottica della tanto decantata spending review – denuncia il segretario regionale del Conapo, il sindacato autonomo dei VVF, Giuseppe Musarra – sta elaborando un progetto di riforma di riduzione delle attuali piante organiche del CNVVF con ridimensionamento o addirittura soppressione di sedi e nuclei specialistici, come ad esempio i Sommozzatori, fiore all’occhiello del CNVVF.
Questo progetto che ha già avuto il benestare di tutte le Organizzazioni Sindacali presenti nel CNVVF, eccetto il Conapo e la USB, sta appunto per diventare un provvedimento legislativo e, rimanendo nel nostro territorio le sue ripercussioni sul servizio di soccorso dei Vigili del Fuoco sarebbero devastanti, sia per gli operatori stessi sia soprattutto per l’intera popolazione.
Infatti, solo a titolo di esempio, la regione Sicilia se dovesse passare la proposta di riordino, perderebbe circa 170 Vigili del Fuoco, tra generici, portuali, elisoccoritori, sommozzatori,nbcr.
Questa O.S. Conapo – che parteciperà assieme alle altre OO.SS. del CNVVF alle riunione del 3 Dicembre presso il Dipartimento – rivendicherà in quella sede le proprie ragioni su tale e scellerata scelta del Dipartimento, avvallata dalle altre OO.SS e dettata più da meri numeri,e dati statistici, piuttosto che dalle reali esigenze della popolazione.
Popolazione che vive su un territorio, quello italiano, fragile ed interessato sempre più da piccole o grandi emergenze dovute al dissesto idrogeologico ed alle mutazioni climatiche che dovrebbero ragionevolmente far propendere ad un aumento del numero degli operatori VF e dei relativi automezzi presenti sul territorio italiano, e non certamente ad una loro riduzione.
In merito a quanto sopra esposto questa O.S. Conapo intende sensibilizzare per quanto possibile l’opinione pubblica ma soprattutto i politici di ogni ordine e grado con particolare riferimento a quelli della nostra regione affinché si adoperino per apportare i dovuti correttivi alla “proposta di riordino” che sarà appunto discussa, forse per l’ultima volta, il 3 Dicembre p.v.