Rappresentata da diverse cantine, l’unica Docg siciliana piace davvero tanto ai numerosi visitatori del Vinitaly, l’evento che con i suoi 50 anni di storia è riuscito ad affermarsi come uno dei brand fieristici più conosciuti a livello mondiale. Grande interesse sta continuando a registrare in queste giornate il Cerasuolo di Vittoria divenuto sempre più vettore e simbolo della qualità. Un vino che come affermato dallo stesso Presidente del Consorzio di Tutela, Massimo Maggio, è riuscito a confermarsi per le sue caratteristiche di vino di tendenza. “Il colore ed il profumo che lo identificano nel panorama dei vini rossi siciliani e la gradevolezza dei tannini –dichiara Maggio- lo rendono un vino capace di conquistare facilmente nuovi mercati e a buon diritto viene considerato come uno dei vini più importanti dell’isola. Fra i Paesi che maggiormente lo richiedono vi sono gli Stati Uniti, primo mercato per eccellenza per l’esportazione: a New York il Cerasuolo è già molto conosciuto, è una città fra l’altro dove il vino e le novità fanno sicuramente notizia. Parecchio vino viene pure venduto nei mercati del Nord Europa, nel Regno Unito ma soprattutto in Scandinavia dove stiamo avendo molte soddisfazioni”. Al Vinitaly quest’anno una grande affluenza di pubblico e di operatori del settore e la Sicilia si riconferma una grande isola del vino, brillando con le sue mille produzioni, in primis il Cerasuolo di Vittoria. Carta vincente è tipicità, l’utilizzo di vitigni autoctoni, lo stretto legame tra vino e territorio nonché una gestione delle vigne ed una produzione ispirate ai principi della sostenibilità ambientale. “Ultimamente- aggiunge il VicePresidente del Consorzio di Tutela, Arianna Occhipinti- l’attenzione del consumatore è soprattutto rivolta alle agricolture più sostenibili, che hanno un’attenzione maggiore alla tutela del paesaggio e noi agricoltori in fondo siamo dei custodi del paesaggio. Un ambiente unico dal quale queste due uve meravigliose che sono Frappato e Nero d’Avola, allevate ai piedi dei Monti Iblei, riescono a trarre il massimo della loro espressione. Due vitigni che insieme danno origine al Cerasuolo di Vittoria, orgoglio della nostra terra”. Autenticità e sostenibilità diventano così la chiave per aprire nuovi mercati, consolidare quelli dove si è già leader, conquistare quote di mercato ai competitor sui mercati emergenti. E se gli appassionati di vino e gli operatori del settore hanno sinora dato un giudizio più che positivo non si può essere che soddisfatti: saranno del resto proprio loro i nuovi ambasciatori del nostro vino nel mondo.