Sarebbe scoppiato a piangere davanti al giudice al quale avrebbe raccontato un’altra versione di quanto accaduto. Nel pomeriggio di sabato, si sarebbe intrattenuto a giocare a palla nell’acqua con un gruppo di ragazzi e ragazze. Ad un certo punto, il gruppo si allontana e lui avrebbe salutato, baciando, i ragazzi e dando loro ‘un cinque’. Poi si sarebbe avvicinato ad una delle due ragazze, e prima l’avrebbe baciata e poi l’avrebbe abbracciata senza ricordare altro se non che quando lui stesso è uscito dall’acqua gli si sono avvicinati due uomini – che probabilmente avevano visto quello che era accaduto – ma non ne ricorda il motivo.
La premessa è che comunque un approccio non né richiesto né voluto, prefigura lo stesso reato, per il nostro codice penale: la violenza sessuale. Davanti al giudice ha chiesto scusa per il suo comportamento, ha chiesto scusa alla ragazza per quanto accaduto, ha detto di non avere compreso che era minorenne e che di sicuro lui aveva bevuto, forse una decina di birre, ma che non aveva mai perso il controllo. Lavora come bracciante agricolo in una azienda del Ragusano e nello zaino aveva le cesoie, che sono però il suo strumento di lavoro nelle serre. E’ stato scarcerato e dovrà presentarsi in caserma dai carabinieri di Santa Croce Camerina ogni martedì, giovedì e sabato alle 17.
Dopo la chiamata alla centrale operativa, i militari dell’Arma avevano trovato il 31enne tunisino, in spiaggia, seduto sul suo telo mare con lo zaino vicino e una borsa frigo con le bottiglie vuote di birra aLl’interno. I militari hanno invitato lui e i suoi vicini a seguirli per le identificazioni e per raccogliere elementi di indagine. Quando però il 31enne veniva invitato a salire in macchina per completare le procedure di identificazione in caserma si è dato alla fuga. Poi l’inseguimento fino a quando il tunisino non è stato raggiunto e bloccato.