Si prospetta un settembre impetuoso per la città di Vittoria. Aiello ha organizzato da diversi giorni a questa parte una manifestazione al mercato ortofrutticolo di contrada Fanello: “Tutta l’economia agricola artigiana commerciale e dei servizi della città è bloccata. Non possiamo più stare fermi Vittoria deve rimettersi in piedi a partire dall’agricoltura e dalla commercializzazione dei prodotti agricoli. Ora basta!!!
Il 2-3-4 Settembre dalle ore 5,30 manifestazione per tre giorni consecutivi e senza interruzione, presso area cancelli di ingresso al Mercato. Senza lottare, per Vittoria è finita. Partecipate in massa!
Ecco le nostre richieste: abbiamo chiesto da mesi all’amministrazione comunale, alla dirigenza del Mercato Ortofrutticolo, al Comandante dei Vigili Urbani, interventi su diversi temi:
Ø mercuriale disonesta e rispetto dei prezzi reali, aderenza agli avvisi vendita, controllo incrociato sulle fatturazioni.
Ø attivazione dei pannelli e del sistema informatico di visualizzazione delle mercuriali nazionali ed europee dell’ortofrutta.
Ø riorganizzazione dei parcheggi interni ed esterni del mercato.
Ø rispetto delle leggi e delle ordinanze sindacali in materia di vendite e commercializzazione all’interno del mercato con particolare riferimento al “ fuori mercato”- tracciabilità dei prodotti- visibilità e legalità delle transazioni commerciali- etichettatura delle merci e contraffazione delle produzioni.
Ø rintracciabilità dei prezzi all’origine- esposizione del doppio prezzo al dettaglio.
Ø doppia fatturazione come veicolo di evasione della doppia attività.
Ø controlli sulle truffe commerciali e sul taroccamento delle merci.
Ø rispetto della natura del mercato come mercato alla produzione.
Ø fuori dal mercato i depositi di cassette su cui si innesta la violazione di norme amministrative e leggi fiscali.
Ø rispetto orari del mercato e dei tempi di contrattazione.
Ø ruolo di “Vittoria Mercati”.
Nessuna risposta seria, solo chiacchiere e distintivo. Tutti muti sulla liquidazione degli indennizzi alle aziende devastate dal Ciclone Athos e su misure anticrisi incentrate sulle passività aziendali, sul credito agrario per la formazione delle scorte e sul credito di esercizio, ormai estinto.”
Cinzia La Greca