Una pattuglia di produttori disposti a sfidare l’indifferenza ha stamattina aperto la vertenza del 4 Luglio che pone al centro alcuni temi locali, territoriali, di organizzazione del Mercato e della legalità al suo interno.
Un centinaio di produttori ritornano alla lotta, partendo dal luogo che condiziona l’intero ciclo commerciale in provincia di Ragusa e in Sicilia: il Mercato di Vittoria.
Nessuna televisione li attendeva, nessun organo di stampa. La loro è una battaglia contro il potere, la sua arroganza, la sua capacità di condizionare le famiglie e i comportamenti sociali. Ma questa volta, la prima dopo tanti anni di deprimente silenzio delle Istituzioni e di chi li rappresenta a Vittoria, la farsa delle mobilitazioni telecomandate ha ceduto il passo alla rabbia e alla protesta di chi non si arrende, di chi vuole combattere.
A procedere con la lotta e il presidio il capogruppo del Movimento Territoriale di Azione Democratica, Francesco Aiello: “Abbiamo visto ancora i segni della depressione sociale, della sconfitta che si è insinuata nella vita di un popolo laborioso e attivo. Ma abbiamo anche visto e toccato con mano la sproporzione tra chi sta dentro e chi sta fuori, tra l’esiguità dei produttori conferitori e l’enorme platea degli addetti, dei tanti che aspettano il conferimento della produzione. Ma i conti non tornano: troppe le sperequazioni che abbiamo visto, troppo il dolore nel volto dei produttori e tanta invece la cinica indifferenza dei molti che vivono del lavoro dei produttori. Perché abbiamo aperto questa battaglia? Aiello elenca alcune ragioni elementari:
1) Lì, al mercato, viene rilevata una mercuriale dei prezzi di vendita che è fasulla, che non rileva i prezzi migliori, sistematicamente, che si affida all’intervista di qualche commissionario che dà i numeri che gli aggradano, e che poi proietta all’esterno, anche nei siti internet, una situazione irreale, talvolta del 300% inferiore alla realtà.
Abbiamo chiesto al Comandante dei Vigili Urbani che risulta essere il Dirigente del Mercato, di sospendere la mercuriale e di aprire un tavolo di confronto con noi. Di ciò abbiamo informato la Prefettura. La risposta del Comandante è stata immediata, secca e inesorabile: la mercuriale non si tocca. Anche se è fasulla e illegale come noi abbiamo ribadito pubblicamente?
2) Pannelli informatici spenti. Abbiamo chiesto: perché ? Ci ha risposto, sempre il Comandante, che sono obsoleti, ferro vecchio. E noi abbiamo risposto: e perché allora li avete collaudati e pagati?
In tale contesto abbiamo chiesto di sapere che fine ha fatto il soft ” trasparenza dei prezzi “ che doveva essere fornito ai commissionari assieme ai computer, che sono stati loro consegnati. Nessuna risposta. L’unica cosa certa è che i computer hanno fatto una brutta fine, la trasparenza pure, e degli “ avvisi-vendita”, che dovrebbero, come prescritto da una Ordinanza del Sindaco, rilasciati al produttore nell’immediatezza della vendita, non si sa più niente.
Un milione di euro, spesi per gazebo, impianti e sistema, gettati al vento.
3) Parcheggi e sistema di entrata. Un caos micidiale, che umilia i produttori e consente a tutti gli altri di entrare dentro il mercato con le macchine potenti, moto roboanti, e di appostarsi dove capita. E che vuol dire tutto ciò? Fuori costringete a fare la gimkana e dentro si canta il “ qui comando io “?
E le casse che ci fanno li dentro? E le pedane che vengono riutilizzate parecchie volte , a discapito di Haccp e di sanità varia? E perché le pedane costano 3 euro e sono riconteggiate a 7 euro? E chi paga questo giro su imballaggi e monnezza varia? Anche la cresta, alcuni fanno, la cresta oltre a tutto il resto.
Abbiamo chiesto una interlocuzione. Solo per incontrarci ci siamo dovuti rivolgere al Sig. Prefetto, che è prontamente intervenuto.
Ma è stata una beffa. Neanche l’assessore si è presentato. E il Direttore del Mercato è stato zittito, non ha detto una parola.
Nel merito è stato un NO secco su tutto. Così si fa, signori del potere municipale? E chi siete per assumere questi atteggiamenti?
DUNQUE NASCE LA PROTESTA. Nasce dalle mille sconfitte e da tanti problemi, certo. Ma da una parte vogliamo ricominciare. E ricominciamo da lì, da dove tutti gli altri servi ci vogliono allontanare, incominciamo dal Mercato.
Questa pattuglia eroica di produttori è una AVANGUARDIA CHE SI RISVEGLIA. CHIEDIAMO LE COSE GIUSTE. Non si può morire senza combattere la causa giusta.
Attendiamo ora che il Sig. Prefetto convochi le parti. Ce lo auguriamo. Noi siamo pronti. Già abbiamo fissato per giorno 13 Luglio una NUOVA INIZIATIVA che abbiamo denominato : MERCATO IN CATENE.
Agli Organi di informazione chiediamo attenzione, di trascurare ogni discrasia, di avere riguardo per chi lotta. Speriamo bene.”