Francia, Gran Bretagna e Spagna alzano il livello di attenzione sanitaria per la diffusione di una pericolosa ondata di influenza stagionale particolarmente aggressiva, ribattezzata dagli esperti “super influenza”. Si tratta del virus H3N2, uno dei principali ceppi influenzali, che quest’anno si presenta con un sottotipo mutato, noto come “K”, capace di diffondersi più rapidamente e […]
Vittoria, l’oro rosso perde valore: soffre la concorrenza di Albania e Marocco ed il cambio delle abitudini alimentari
18 Feb 2025 07:00
Crollano i prezzi al mercato ortofrutticolo di Vittoria. Nell’ortomercato di contrada Fanello il prezzo di vendita dei prodotti orticoli è sceso al di sotto delle medie stagionali, specie se rapportato con l’anno precedente, uno dei più positivi per l’agricoltura.
Quali le motivazioni ? Incide fortemente la concorrenza dei paesi stranieri, Marocco e Spagna su tutti. Ma le coltivazioni degli ortaggi sotto serra – che negli anni 70 e 80 del secolo scorso erano una peculiarità solo vittoriese e permettevano un grande valore aggiunto sulla vendita della merce agricola – oggi si ritrovano anche in altri paesi, per ultimo la Romania, la Croazia a l’Albania. “La concorrenza dell’Albania ci ha fatto perdere quasi del tutto il mercato pugliese – spiega Giuseppe Zarba, commerciante che opera nel mercato di Vittoria – oggi la Puglia usufruisce soprattutto della produzione frontaliera. Negli ultimi decenni, altri paesi come Croazia e Romania hanno raggiunto ottimi livelli di produzione e sono soprattutto molto attenti alle esigenze dei consumatori, cercando di o0ffrire i prodotti che sono più richiesti. C’è poi la produzione di Marocco e Spagna, che giocano un ruolo importante. A novembre, quando i prezzi erano alti, le imprese del Marocco non erano ancora in produzione. Ma quando sono stati immessi nel mercato quantitativi importanti, tutto il comparto siciliano ne ha risentito”. Ma c’è anche un calo complessivo del consumo di ortofrutta: un fenomeno che interessa tutte le regioni italiane e in parte anche europee. Cambiano le abitudini alimentari e anche questo incide sul rapporto domanda/offerta.
Soffre soprattutto il pomodoro: i prezzi molto alti dei mesi di ottobre e novembre sono un lontano ricordo. Ma in quei mesi la produzione era limitata e al mercato di Vittoria affluivano pochi bancali di merce. Oggi, il Piccadilly e il pomodoro a grappolo oscillano sugli 80 centesimi, il ciliegino raggiunge 1,40 e il datterino si spinge fino 1,60 centesimi. Il calo interessa anche gli altri ortaggi, eccezion fatta per la melanzana che riesce a mantenere un buon prezzo di vendita. Il crollo dei prezzi dura ormai da un mese e rischia di condizionare pesantemente i ricavi complessivi del comparto agricolo. L’annata precedente è stata molto positiva e ha consentito buoni introiti all’imprenditoria agricola vittoriese che oggi soffre. Un dato questo che – inevitabilmente – ha un effetto immediato anche sui consumi.
© Riproduzione riservata