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Vittoria: morto Giombattista Bascietto, esponente storico del Pci

Si è spento a Vittoria Giombattista Bascietto, esponente di spicco del Partito Comunista negli anni 70-80. Fu consigliere di quartiere e il padre era stato assessore della giunta guidata dal sindaco Filippo Traina, che divenne poi senatore della Repubblica.

Giombattista Bascietto, 82 anni, padre di tre figli (Giuseppe, giornalista; Orazio infermiere e Vladimiro insegnante) era da tutti conosciuto come Titta. Dopo lo scioglimento del Pci, deciso nel XX congresso del Partito Comunista che si svolse a Rimini nel febbraio 1991, non aderì al nuovo Pds. Fece parte invece di Rifondazione Comunista e successivamente di Sinistra è Libertà (SEL).

Il funerale laico con la bandiera rossa del vecchio Partito Comunista

Il corteo funebre partirà domani alle 16,30 dall’abitazione di Titta Bascietto, in via Fanti, 27. Il corteo si dirigerà in via Gaeta, dove si trova il murales di Pio La Torre. Si celebrerà un funerale laico. Sulla bara sarà posta una bandiera rossa del vecchio Partito Comunista, cui Titta Bascietto è stato da sempre legato. La bandiera è arrivata da Ragusa, grazie all’ex sindaco Giorgio Chessari, anch’egli vecchio militante comunista. Il comune sarà presente con il gonfalone. Poi il corteo proseguirà verso il cimitero cittadino.

I messaggi di cordoglio del segretario della Camera del Lavoro e del sindaco 

Numerosi gli attestati di cordoglio giunti in queste ore. Tra gli altri, oltre a quello del senatore di Fratelli d’Italia, Salvo Sallemi, quelli del sindaco Francesco Aiello e dell’ex segretario provinciale della Cgil, Peppe Scifo. 

“Non siamo della stessa generazione – scrive Scifo – ma questo non ci ha impedito di avere un rapporto alla pari, come succedeva all’epoca del Partito tra compagni. Il tuo legame al movimento progressista e dei lavoratori è stato sempre indissolubile e trasparente, caratterizzato dalla passione e dalla militanza”, e ricorda “era puntuale in questo periodo dell’anno la tua telefonata per chiedere il rinnovo della tessera dell’ANPI. La tua umanità resta uno dei tratti caratterizzanti del tuo vissuto. È stato un privilegio conoscerti in questi ultimi decenni”.

Il sindaco Francesco Aiello è andato a trovarlo negli ultimi giorni, portando in dono una foto di Sandro Pertini inginocchiato davanti alla salma di Enrico Berlinguer.

“Ho conosciuto Titta Bascietto che ero un ragazzo – scrive il primo cittadino sulla sua pagina facebook –  Tutti già segnati dalla passione civile, dalla scelta operaia, militante, antifascista” . Nel periodo in cui la politica cittadina “aveva i volti di Filippo Traina, Rosario Iacono, Peppe Caruano, Totò Contraffatto, Pietro Gentile, Peppe Fortunato, Concettina Cannella e tanti e tanti bravi compagni”, Aiello racconta un episodio: “Ricordo l’esperienza del sequestro libico dell’Orione IV e della nostra avventura in terra libica per riportare la barca e i pescatori a Vittoria. Io, Salvatore Garofalo, sindaco, Nunzio Pirone, andammo per 18 giorni in Libia e riuscimmo nell’impresa. Titta Bascietto dirigeva un cantiere edile e noi fummo ospitati nei container operai dove mangiavamo e dormivamo. A Gas Garabul, deserto libico. Non dimenticherò mai quei momenti. Coraggio amore solidarietà ci fecero fare cose impossibili, da soli, senza l’aiuto o il sostegno di nessuno. Entrammo nelle carceri libiche e incontrammo i pescatori sotto il controllo di militari armati di mitra. E Titta Bascietto era la nostra base. Lui ci ospitava e sosteneva. Titta ora non c’è più. Il Pci non c’è più. La vita va via coi suoi dolori e le amarezze, le incomprensioni e le rotture. Ho avuto la possibilità di vederlo e salutarlo prima della fine. Era lui, lucido, mi ha riconosciuto e ci siamo abbracciati. Addio Titta, addio compagno”.