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Vittoria ricorda le 21 Madri della Costituzione. Una targa nel giardino di Piazza Dante

Vittoria ricorda le 21 Madri Costituenti. Intitolando loro il grande giardino alberato di piazza Dante.

L’iniziativa dell’Istituto comprensivo San Biagio

Le hanno volute ricordare gli alunni dell’Istituto comprensivo San Biagio (oggi San Biagio – Rodari) che nel giugno 2021 vollero intitolare alle “21 Madri della Costituzione” il grande giardino che si trova tra la piazza Dante e la via Garibaldi. La cerimonia si svolse nel giugno 2021, nei mesi in cui il governo della città era retto dalla Commissione Prefettizia. Collaborarono all’iniziativa il comune, con la Commissione straordinaria, l’Ufficio scolastico provinciale, il Soroptmist Club, il centro internazionale Sud Sud.

Tempo dopo, la targa venne divelta, forse per un errore degli operai.

La scuola di Vittoria ne ha chiesto il ripristino e la targa, identica a quella di tre anni fa, è stata rifatta ed è tornata al suo posto.

La cerimonia si è svolta ieri alla presenza del sindaco, Francesco Aiello, dell’assessora alla Pubblica Istruzione, Francesca Corbino, dei rappresentanti dell’Ufficio scolastico provinciale e della scuola, con la dirigente, i docenti e gli alunni.

Una cerimonia toccante, che ha permesso di riportare alla memoria una storia recente, importantissima per la vita della democrazia nel nostro paese, ma che i giovani alunni hanno appreso solo dai libri di storia.

La storia della Costituzione repubblicana e delle 21 donne elette per la prima volta

 Il 2 giugno 1946 l’Italia si reca al voto per la prima volta dopo la seconda guerra mondiale. Si vota per il referendum, per scegliere tra monarchia e repubblica e per eleggere i membri della nuova Assemblea Costituente.

Le donne si recano al voto per la prima volta e – per la prima volta- vengono anche elette. Su 556 deputati eletti per l’Assemblea Costituenti, 21 sono donne. Sono 9 comuniste (Adele Bei, Nadia Gallico Spano, Nilde Iotti, Teresa Mattei, Angiola Minelli, Rita Montagnana, Teresa Noce, Elettra Pollastrini e Maria Maddalena Rossi), 9 democristiane (Laura Bianchini, Elisabetta Conci, Filomena Delli Castelli, Maria De Unterrichter, Maria Federici, Angela Gotelli, Angela Maria Guidi Cingolani, Maria Nicotra e Vittoria Titomanlio), 2 socialiste (Bianca Bianchi e Lina Merlin) e 1 del Fronte dell’Uomo Qualunque (Ottavia Penna).

Per la prima volta le donne in Italia vengono chiamate in ruoli decisionali. Tra loro ci sono nomi e volti destinati ad avere un ruolo importante nella vita del paese: Nilde Iotti fu la prima donna presidente della Camera, Lina Merlin fu la proponente di una legge importantissima, quella per l’abolizione delle cosiddette “case chiuse”, che ospitavano i bordelli e i luoghi della prostituzione. Donne che hanno lasciato un segno importante per la storia della democrazia, ma non sempre i loro nomi sono ricordati.

Ora resteranno per sempre, insieme ai loro volti, nella grande targa del giardino di piazza Dante a Vittoria.