Riceviamo e pubblichiamo una nota da Asp Ragusa in replica alla nota diffusa dal sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna, sull’assenza del medico alla Guardia Medica di Pozzallo il 27 dicembre. Ecco la nota testuale: “In merito alla nota diffusa dal sindaco di Pozzallo, on. Roberto Ammatuna, riferita alla sospensione del turno di Guardia Medica nella […]
Vittoria: si presenta il libro di Francesco Maria Cataldo “La pineta di ricordi”
12 Dic 2023 11:22
Musicista e poeta. Dedito alla musica, ma soprattutto alla ricerca musicale. Francesco Maria Cataldo, musicista eclettico, dedito alla musica antica e barocca, presenta a Vittoria il suo primo libro, “La pineta di ricordi”. Si tratta di una silloge in cui il giovane musicista vittoriese racconta le sue emozioni e la sua vita. A presentare il libro sarà la professoressa Lidia ferrigno, mentre l’attrice Tiziana Bellassai accompagnerà la presentazione con le sue letture.
Il pomeriggio letterario è stato organizzato da alcune associazioni e Club service di Vittoria: Museo Enologos, Centro Studi Angelo Campanella, associazione Aps “Per andare oltre”, Soroptimist, Kiwanis Club Camarina, Fidapa, Apt Prevenzione Tumori, associazione “Il Filo di seta – Sportello Ascolto Donna”, Pro Loco di Vittoria, Italia Nostra, associazione Atea Cultura è Vita. L’appuntamento è per sabato 16 dicembre, alle ore 18, nella Sala delle Capriate “Gianni Molè”. Saranno presenti il sindaco Francesco Aiello e l’assessore alla Cultura, Paolo Monello.
Un viaggio terapeutico per l’anima
L’autore definisce il libro appena pubblicato (edizione Del Faro) “un viaggio terapeutico per l’anima”. “Alla base di questo libro – racconta Francesco Maria Cataldo – penso ci sia la necessità di guardarsi dentro in maniera diversa, più profonda, quasi in maniera terapeutica. C’è una quantità di immagini e di fotografie che mi portavo dentro da tanto tempo e che avevano bisogno di trovare spazio in modo differente. La poesia è stata per me una compagna silente e necessaria, presente in tutti i momenti della mia vita, qualcosa di cui non posso più fare a meno. Scrivere è stato un pretesto per riscoprire, e dunque ripercorrere, qualcosa che avevo accantonato e preservato dalle ingiustizie del tempo. La poesia mi ha risvegliato dal torpore emotivo tipico dei nostri tempi, relegandomi al ruolo di pescatore di ricordi e con forza connettendomi ad essi”.
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