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A Vittoria si sospende il servizio trasporto disabili. Il comune non paga da 16 mesi

Il Centro medico sociale per neuromotulesi di Vittoria sospenderà, a partire da domani, il servizio di trasporto dei disabili.

Tale servizio era stato svolto, fino al 15 giugno 2016, su affidamento del Comune. Il contratto, però, non è stato ancora rinnovato e il Centro, per sedici mesi, lo ha svolto senza ricevere nessun corrispettivo. Oggi, non è più in condizione di anticipare le somme necessarie. Il 19 ottobre, il presidente Luigi Piccione ha inviato una lettera alle famiglie, comunicando la sospensione del servizio dal 25 ottobre e invitandole a un incontro, che si è svolto ieri, per spiegare le ragioni della decisione.

«In questi sedici mesi – ha spiegato Piccione – il Centro ha usato tutte le proprie risorse per garantire il servizio, ma ora non possiamo più anticipare le somme necessarie. Di recente, tra l’altro, abbiamo avviato la costruzione di un Centro di eccellenza di riabilitazione e, non potendo contare su fondi europei o altre fonti pubbliche di sostegno, abbiamo acceso un mutuo ipotecario che assorbe tutte le energie economiche di cui disponiamo. Peraltro, stiamo realizzando solo una parte del progetto, il minimo indispensabile alle nostre esigenze per il trasferimento al nuovo Centro in contrada Cicchitto».

Piccione ha spiegato che «in base alla legge 68 del 1981, lo Stato garantisce il servizio di trasporto ai portatori di handicap attraverso le istituzioni locali, cioè il Comune. Le varie amministrazioni che si sono susseguite nel corso degli anni ci hanno affidato il servizio sia con incarichi diretti, sia, negli ultimi anni, con bandi di gara pubblici come previsti dalla legge. L’ultimo contratto è scaduto a giugno 2016. Noi abbiamo continuato a erogare il servizio, riconoscendo le difficoltà dei nuovi amministratori nel reperire fondi poiché, come ci è stato detto, si “era raschiato il fondo del barile”. Abbiamo mantenuto il servizio anche al di là del contratto, coprendo le spese con le nostre risorse perché per noi sono più importanti i trattamenti riabilitativi dei nostri assistiti e non il raggiungimento del budget. Negli incontri con l’assessore e il dirigente dei servizi sociali, ci è stato assicurato che sarebbero stati messi in bilancio 30.000 euro per il servizio e ci è stato chiesto di attendere l’approvazione del bilancio. Nel frattempo, il Comune ha presentato alla Regione un progetto per finanziare il servizio con la legge 328, di cui ancora non si ha notizia». Il Centro per Neuromotulesi ha ricevuto, nel gennaio scorso, 90.000 euro, a copertura dei costi sostenuti per il servizio negli anni dal 1990 al 1994, riconosciuti da una sentenza. «Ma quei soldi – continua Piccione – sono un rimborso di somme da noi anticipate addirittura 27 anni fa!».

L’incontro del 23 ottobre è stato molto partecipato. «I genitori sono addolorati – continua Piccione – ma hanno compreso la nostra situazione. Di certo, da domani dovranno affrontare difficoltà non indifferenti per permettere ai loro figli di usufruire delle terapie. Qualora l’amministrazione ci invitasse a firmare il contratto di affidamento del servizio trasporto, esso verrebbe subito riattivato. Il nostro interesse primario resta la tutela dei diritti e le necessità dei nostri assistiti».