VITTORIA UNA PIAZZA SENZA NOME

Un tema, oggi, molto attuale è quello della riqualificazione urbana; un argomento scottante, di grande rilievo, strettamente collegato alla Gestione della Pianificazione Urbanistica di un territorio e alla disponibilità delle risorse finanziarie. Un tema che coinvolge tutta la cittadinanza ed, in particolare, professionisti, imprese e tutta la politica locale al di là dalle appartenenze. Tuttavia, molto spesso, la sua mera applicazione trova non poche “resistenze” soprattutto nella fase della sua implementazione, infatti, parecchie delle periferie urbane, a Vittoria, da decenni edificate, risultano ancora degradate e poco servite. È la chiara dimostrazione del fallimento di questa amministrazione nella gestione del territorio e delle sue periferie! A volte non si tratta solo di una limitatezza di fondi, di risorse, ma di questioni squisitamente etiche, di valori legati al grado di sensibilità di un’amministrazione al riguardo dei grandi temi dell’ambiente, della gestione del verde pubblico e del decoro di una comunità. Ecco perché abbiamo da sempre sostenuto che il nuovo Schema di Massima doveva rivolgersi soprattutto alla riqualificazione delle periferie e dell’esistente, piuttosto, che puntare sull’ampliamento, a dismisura, del territorio urbano. Non serve un nuovo PRG ma uno strumento urbanistico capace di valorizzare tutto il territorio urbano e le sue peculiarità, a partire dalla riqualificazione delle periferie, del centro storico e della nostra frazione marinara. Ha fatto bene il TAR a non accogliere la sospensiva promossa dai consiglieri che sostengono l’A.C. della deliberazione che accoglieva l’emendamento proposto dalle opposizioni.

Un esempio di questo fallimento, a noi molto vicino, è rappresentato dall’attuale sistema di piazze ubicato ad ovest della città e compreso tra la Via Magenta e la Via Palestro, a molti conosciuto per la presenza di alcuni pilastri rossi anche perché, ad oggi, non è facilmente identificabile in quanto ancora “senza nome”. Facendo riferimento al P.R.G. vigente, si evince che la zona predetta (circa 2000 mq) è destinata a parco per il gioco e lo sport. L’area, oggi, si presenta pavimentata, ma eccezion fatta per alcune strisce in gomma antitrauma, non vi è traccia di giochini, di panchine e di quanto altro possa qualificare degnamente il sito anche in riferimento alla destinazione d’uso prevista. Quale abitante della zona, spesso, mi trovo ad osservare i ragazzi e, soprattutto, i bambini con famiglie che di fatto non riescono a fruire a pieno delle potenzialità di quest’area che, tra l’altro, tengo a sottolinearlo, è pedonale e quindi, di fatto, interdetta al traffico veicolare. La nostra città è fortemente carente per quanto riguarda le aree destinate a verde pubblico e a parco giochi e, quelle fruibili, molto spesso, versano in pessimo stato. La c.d. piazzetta “senza nome” ne è ancora una volta un esempio, infatti, se si osservano le aiuole, non è difficile notare che, da mesi, non viene effettuata alcuna scerbatura e i diversi alberi piantumati all’origine, ad oggi, le unità “sopravvissute” agli atti vandalici non superano le dita di una mano. Altra nota dolente è l’assenza di un sistema di video sorveglianza necessario in quanto l’area soprattutto la sera è frequentata anche da persone che agiscono con fare sospetto.

Pare che il progetto, finanziato con un mutuo acceso con la Cassa Depositi e Prestiti, per l’ammontare di circa 400.000 Euro, risalga al lontano 2005. L’opera, nei fatti, è stata realizzata nel 2011 e, ad oggi, nessun intervento è stato posto in essere per completarla. Sicuramente i ritardi accumulati nell’avvio dell’appalto hanno notevolmente fatto lievitare il costo che, conseguentemente, ha influito sul completamento della stessa, ma non possiamo accettare che simili investimenti, realizzati con i soldi dei cittadini, rimangano in fruibili e lasciati nel più totale abbandono. 

Oramai sono trascorsi 3 anni e nulla trapela per quanto riguarda il completamento funzionale dell’opera. Quanti anni devono ancora attendere gli abitanti di questo “dimenticato” quartiere per poter usufruire di questa struttura pubblica realizzata per far trascorrere piacevolmente ai giovani e ai meno giovani il loro tempo libero?