“VOCI”, al via a Ragusa il festival sui diritti: migranti, inclusione e sfide europee al centro della prima giornata

“Dobbiamo creare spazi in cui le voci minoritarie non siano solo tollerate, ma ascoltate, rispettate, valorizzate.” Con questo messaggio è iniziata ieri, giovedì 10 aprile, la prima giornata di “VOCI”, il festival sui diritti promosso dal Comune di Ragusa – Assessorato alle Pari Opportunità, in collaborazione con la Camera di Commercio del Sud Est Sicilia e con il contributo dell’UNAR.

Ad aprire il calendario della manifestazione, presso l’auditorium “Cartia” di Ragusa, è stato un approfondito confronto sul tema delle migrazioni, affrontato nella sua dimensione umanitaria, sociale e politica. Un tema quanto mai centrale nel panorama europeo attuale.

Progetto Lambda e il lavoro sul territorio

Dopo i saluti istituzionali del sindaco Peppe Cassì, l’assessora Elvira Adamo ha introdotto il Progetto Lambda, attivo sul territorio per promuovere l’inclusione sociale e combattere ogni forma di discriminazione. “Non possiamo più permetterci una politica che si volta dall’altra parte – ha dichiarato –. Vogliamo una Ragusa più giusta, più coraggiosa, più umana.”

La prima sessione del festival ha visto la partecipazione di rappresentanti del mondo associativo, accademico e istituzionale, con un confronto moderato da Laura Curella.

Diritti e dignità: le voci dal campo

Valentina Gulino (Terre des hommes) ha raccontato l’impegno nella protezione dei minori migranti e delle donne vulnerabili. Michele Mililli (Cooperativa Proxima) ha parlato di accoglienza e reinserimento sociale delle vittime di tratta. Renato Meli (Fondazione San Giovanni Battista) ha evidenziato l’urgenza di politiche locali strutturate per la coesione sociale. Vincenzo La Monica (Caritas diocesana di Ragusa) ha portato la testimonianza di chi ogni giorno è al fianco di chi arriva. In chiusura, Giulia Colavecchio, docente di Diritto dell’Unione Europea a Messina, ha offerto una lettura critica delle politiche migratorie UE, denunciando come il nuovo Patto europeo su migrazione e asilo rischi di trasformare le eccezioni in regole, minando i principi fondamentali dell’Unione.

“Oggi assistiamo a una narrazione emergenziale che confonde sicurezza e diritti – ha dichiarato Colavecchio –. Serve tornare a parlare di responsabilità condivisa e di dignità umana.”

Il programma continua: diritti LGBTQIA+ e parità di genere

Il festival “VOCI” prosegue oggi, venerdì 11 aprile, con un focus sulla comunità LGBTQIA+, troppo spesso vittima di discriminazioni e invisibilità. Interverranno: Monica Giampiccolo (Agedo Ragusa), Andrea Ragusa (Arcigay Ragusa), Luana Gravina (Cristiani LGBTQ), Marco Poli, giurista e docente universitario, con un intervento accademico conclusivo.

Infine, sabato 12 aprile, si parlerà dei diritti delle donne, con una sessione conclusiva che vedrà a confronto amministratori locali di diverse città italiane.

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