VOGLIAMO UN PARCO DEGLI IBLEI A MISURA D’UOMO

“Il nostro dovere è quello di conservare l’ambiente per le generazioni future: educare al suo rispetto è una priorità e fruirne in maniera adeguata dovrà essere il nostro obiettivo”. E’ questo il messaggio del consigliere provinciale Salvatore Mandarà nel corso di un incontro avvenuto a Vittoria, nella sede dell’associazione ‘Regno delle due Sicilie’, sul tema del Parco degli Iblei. L’associazione ‘Regno delle due Sicilie’ è un gruppo di volontari accomunati da una straordinaria sensibilità verso le tematiche ambientali e impegnati in attività di vigilanza venatoria, ittica, ambientale, antincendio e salvaguardia delle colture agricole e zootecniche su tutto il territorio ibleo e sotto il coordinamento della ripartizione faunistica, venatoria ed ambientale di Ragusa. L’incontro è avvenuto alla presenza di 20 unità dell’associazione e del suo responsabile, Irene Agnello, che ne coordina le attività. “Da anni lavoriamo in modo volontaristico per tutelare le attività antropiche della valle dell’Ippari, che è stata sempre rinomata per le sue coltivazioni tipiche come vigneti, carrubeti, uliveti, mandorleti – ha spiegato la Agnello -. Allo stesso tempo abbiamo sempre evidenziato la necessità di salvaguardare la presenza della fauna: sia i mammiferi, e nella fattispecie la donnola, il riccio, l’istrice, il coniglio e la volpe, che altre specie animali come sauri, rettili, uccelli e rapaci (tra cui la poiana, il falco ed il tipico allocco)”. Nel territorio ragusano, la flora è prevalentemente costituita dal classico pino d’aleppo, mentre nella fascia costiera nascono spontaneamente il ginepro rosso, la ginestra bianca e la quercia spinosa. Per quanto concerne la riserva del fiume Irminio, invece, si nota la presenza di alberi d’alto fusto come pioppo, salice, agave, palma nana ed eucaliptus. “Il Regno delle due Sicilie – ha aggiunto il consigliere Mandarà – è pronta a dare la sua disponibilità nei processi di salvaguardia, tutela e monitoraggio del nascendo Parco degli Iblei, poiché ne ha le necessarie competenze. Mi auspico che gli incontri palermitani con le associazioni ambientaliste riconosciute, tra cui figura anche Fare Ambiente Sicilia, diano ragione, come evidenziato nella riunione dello scorso 23 settembre presso l’assessorato regionale, ai molteplici indirizzi che intendono creare un parco a misura d’uomo. Ma anche a misura ‘d’impresa, visto che nascerà a un’altitudine di 600 metri sul livello del mare”. (l.c.)