Weekend in sicurezza: anche il decorso fine settimana ha visto l’attuazione dello speciale dispositivo che la Polizia di Stato mette ritualmente in campo, caratterizzato dalla intensificazione dell’attività di controllo del territorio ad ampio raggio.
Detto dispositivo, messo a punto dall’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, prevede in primis la vigilanza ai principali obiettivi sensibili, sedi di enti istituzionali e convenzionali, così come la perlustrazione delle contrade marinare secondo obiettivi pianificati di prevenzione di eventi riconducibili alla cd microcriminalità; controlli eseguiti mediante la predisposizione di posti di controllo e pattugliamento delle principali vie di accesso alla città e delle zone territoriali ricadenti nella zona costiera, tenuto conto anche dei numerosi residenti che – sebbene trasferiti in città – affollano ancora i luoghi di mare nei weekend di prolungata bella stagione.
Intensificati altresì i controlli presso i supermercati ed i negozi, e sulle zone di relativa pertinenza, come deterrenza per la consumazione di reati contro il patrimonio, anche per la segnalata presenza di cittadini extracomunitari.
Questi i numeri messi in campo: 23 pattuglie, 46 operatori della Polizia di Stato impiegati, 135 le persone identificate e 66 i veicoli controllati, 40 soggetti sottoposti a misure restrittive della libertà personale controllati (arrestati domiciliari e sorvegliati speciali).
Effettuati altresì controlli specifici nel centro urbano con pattuglie di Volante finalizzati alla prevenzione di reati inerenti lo spaccio di sostanze stupefacenti, nonché la consumazione di droghe per uso personale.
Nel tardo pomeriggio di sabato, una telefonata giunta al 113 segnalava in via del Mare, a Marina di Ragusa, due giovani sospetti alla guida di rispettivi ciclomotori: tempestivamente sul luogo, la Volante Mare intercettava i due nei pressi della vicina contrada Gaddimeli ed intimava ai due centauri di fermarsi.
Alla vista della Polizia, uno dei due abbandonava lo scooter Scarabeo di colore blu lasciandolo cadere nella direzione della pattuglia, al precipuo fine di ostacolarne la marcia, e si dava alla fuga nelle campagne limitrofe: nonostante fosse inseguito dal capopattuglia, il giovane dall’apparente età di 20 anni, riusciva a far perdere le proprie tracce nella zona coltivata a serre.
Nel frattempo, l’operatore di polizia rimasto alla guida del mezzo inseguiva l’atro giovane a bordo di un ciclomotore Kimco People di colore grigio: poco dopo, anche costui abbandonava il mezzo per darsi alla fuga a piedi nelle stradine circostanti, e dopo un breve inseguimento da parte del poliziotto, il ragazzo riusciva a dileguarsi scavalcando il muro di cinta di un’abitazione.
Entrambi i mezzi recuperati nella circostanza risultavano essere stati rubati: lo Scarabeo Aprilia di colore blu, già rubato solo due settimane prima e successivamente ritrovato, era stato asportato solo pochi minuti prima dell’intervento della Volante, asportato dal garage di pertinenza del proprietario – un 45enne di origini albanesi dimorante a Marina di Ragusa – che tra l’altro non si era accorto di nulla, salvo ad essere avvisato subito dopo dallo stesso personale della Polizia di Stato intervenuto.
Il ciclomotore People Kimco di colore grigio risultava appartenere ad una 31enne polacca residente a Vittoria: la donna ne aveva denunciato il furto il recente 12 agosto, avvenuto il giorno prima nei pressi delle spiagge di Randello.
Ultimati gli accertamenti rituali, i mezzi venivano riconsegnati ai proprietari.
Sono in corso indagini finalizzate alla identificazione dei due scooteristi datisi alla fuga, in virtù anche di informazioni rese da alcune persone presenti.
Denunciato altresì per tentato furto aggravato in concorso un uomo romeno C.G. di 45 anni, residente a Ragusa ma di fatto senza fissa dimora, con svariati precedenti di polizia per reati contro il patrimonio e contro la famiglia, per avere – unitamente al figlio C.S. di 14 anni – tentato di asportare nei pressi della locale via Diaz, a Ragusa, parti di una grondaia di pertinenza di uno stabile adibito ad abitazione civile, presumibilmente per impossessarsi del rivestimento interno in rame.
L’uomo, avvalendosi dell’autorità derivante dal rapporto genitoriale, coinvolgeva nell’esecuzione dell’azione criminosa anche il figlio 14enne con il quale peraltro, a seguito di un provvedimento giudiziale, non coabitava più da alcuni mesi.
Per tale motivo veniva deferito in stato di libertà alla locale Autorità Giudiziaria, mentre il figlio veniva segnalato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni.
Controlli serrati delle Squadre Volanti anche per le vie del centro urbano: intorno alle 21.00 di sabato, in via La Pira, a Ragusa, i poliziotti procedevano al controllo di una Peugeot 206 di colore grigio parcheggiata malamente e per di più sulle strisce pedonali, in modo da creare intralcio al passaggio dei pedoni e pericolo per la circolazione.
A carico del conducente, identificato poco dopo per Z.V. albanese di 25 anni, risultava un abbandono del territorio nazionale nell’aprile di quest’anno ma un ingresso per motivi turistici nel successivo agosto.
Il cittadino albanese dichiarava agli operatori di avere contratto matrimonio con una cittadina italiana, peraltro già nota a questi Uffici per svariati precedenti penali e di polizia e per essere stata sottoposta, da ultimo, alla misura della sorveglianza speciale di PS.
In corso accertamenti presso il locale Ufficio Immigrazione circa la posizione dell’uomo in Italia.
Nella circostanza venivano altresì elevate le relative contravvenzioni per violazioni al Codice della Strada.