Mancano ancora due settimane e già Welcome to Paradise si dimostra, ancora una volta, un evento in grado di incidere positivamente non solo sul quartiere, su cui interviene con un’intenzione di progressiva rigenerazione urbana, ma più in generale sul territorio, sulla comunità degli artisti, sui cittadini. “Come sempre, ma forse ancor più di sempre – commenta il direttore artistico Marcel Corderio – sta montando un interesse e un fermento che raggiunge innanzitutto il risultato di avvicinare gli artisti al Paradise e i giovani all’arte. In moltissimi hanno aderito al nostro invito e si stanno scommettendo su interpretazioni significative del tema che abbiamo scelto, Insolito Umano, con uno spirito di collaborazione e condivisione che sta già sprigionando una grande energia”.
Con un programma di due giorni che ha dentro opere d’arte, installazioni, progetti e anche “non opere” in grado di comunicare in modo altrettanto efficace un messaggio che resta sempre strettamente legato alla lettura della società attuale, Welcome to Paradise riesce a mobilitare l’attenzione di moltissima gente (l’anno scorso gli spettatori sono stati più di 10 mila): “Questa capacità di attrazione – dice Cordeiro – è molto bella anche perché è un fenomeno raro nel mondo dell’arte, che ha pochi paragoni in Sicilia e più in generale in Italia. La verità è che cambiamo il modo di vedere l’arte, sia di farla che di fruirla, andando oltre le aspettative a cui il pubblico è abituato, dimostriamo che il dialogo è possibile: con gli artisti, tra gli artisti, tra loro e il pubblico”. Anche grazie a questo, il risultato non è statico e preconfezionato, ma dinamico e imprevedibile: “In fondo noi vendiamo due giorni di gioia. Welcome to Paradise fa da legante tra gli artisti, li spinge a lavorare insieme senza competizione per fare insieme una cosa bella, forte e giusta nel messaggio che rivolgiamo al pubblico. E, come stiamo notando, questo si percepisce e attira l’attenzione innanzitutto dei giovani, che probabilmente non si sarebbero in altro modo avvicinati all’arte”.
Tutto questo fa di Welcome to Paradise quasi un miracolo, ma un modello in tutta la Sicilia, che dimostra come in Sicilia si può fare questo e molto altro, facendo operazioni culturali di rilievo: “Lo abbiamo dimostrato sin dal primo anno, poi ottenendo la medaglia della Presidenza della Repubblica per il valore dell’edizione che abbiamo dedicato alla Primavera araba e riuscendo ogni anno ad accrescere l’interesse del pubblico. E quest’anno, che abbiamo un Presidente siciliano a cui abbiamo dedicato uno dei ritratti della nostra serie #InsolitoUmano, vogliamo dare anche agli artisti siciliani l’orgoglio di poter fare queste cose restando nella loro terra“.