Dall’11 al 22 ottobre 2013 si svolge la XVI edizione del FilmFestival RELIGION TODAY Expliring the differences. È il primo festival internazionale di cinema delle religioni per una cultura del dialogo e della pace. Parte da Trento, ma si irradia per l’Italia. Insomma è un concorso cinematografico, laboratorio di convivenza, tra seminari, eventi e attività anche per i giovani delle scuole.
I temi sono, come si è detto, impostati sulle religioni. Credenze e dubbi, fedi e fatti concreti. Il reale e l’ideale si susseguono nella storia con amori e orrende incomprensioni, amore e odio, guerra e pace.
Quest’anno Religion Today attraverso la presentazione dei film, intende cogliere un insieme di visioni tra realtà e utopia, le sfumature e le tensioni attuali in tutto il mondo.
Venerdì 11 ottobre si è aperto il Festival con un’intervista spettacolo all’attore Gioele Dix, , dal titolo Con sguardo d’artista, dove le domande gli sono state rivolte da Alessandro Martinelli, direttore del Centro Diocesano per l’Ecumenismo ed il dialogo interreligioso di Trento.
Gioele Dix è un attore, drammaturgo, scrittore molto noto. Pochi però sanno che è ebreo. Lo dico perché il suo umorismo e quanto dice durante l’intervista assume contorni più profondi. Tra le altre cose, alla domanda se è corretto fare dell’umorismo sulla religione, lui dice di sì, purché si rispettino quelle degli altri. Oltretutto l’umorismo ebraico (che non può prescindere dalla religiosità), ha quasi valore di sopravvivenza dato che, dice, quel popolo ne ha passate tante attraverso i secoli. Sottolinea anche che non sono solo le armi che feriscono, ma spesso anche le parole, quelle dette magari anche in buonafede e con le migliori intenzioni, ma che feriscono e offendono o ledono la dignità di chi le riceve. U
La trovata di portare un comico a Religion Today la trovo vincente, tenuto conto anche delle radici ebraiche dell’attore, “alla ricerca di un Dio che sorride”, ma è anche un blogger che tratta con sensibilità e intelligenza, temi del dialogo e il razzismo. Dopo la chiacchierata, dove tra le risposte ‘serie’, si è avuto modo di sorridere, ma anche di meditare su certe cose che si danno per scontate, Gioele Dix ha regalato una delle sue interessanti interpretazioni bibliche, incentrate sui primi due capitoli della Genesi. Adamo ed Eva per intenderci e il loro rapporto con l’Altissimo.
Tratte dal libro di cui è autore La Bibbia ha (quasi) sempre ragione e che ha anche un suo spettacolo teatrale, proprio con lo stesso titolo.
Il tutto inframmezzato dalla musica dal vivo a cura del gruppo Trio Turchese. Le musiche, originali sono il prodotto dell’incontro del violinista e nycelharpista (suonatore di strumento a corda di tradizione svedese e della famiglia della gironda) trentino, Corrado Bungaro, il suonatore di liuto Helmi M’Hadhbi, tunisino, e il percussionista indiano Jhon Salins.
A seguire infine il primo film del festival Queen di Ali Bansheh Ahangar (Iran, 2012, di 124’).
Una serata d’inizio, con un pubblico attento e partecipe.